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Sospensione del lavoro nelle ore più calde: sollecito alla Regione Marche sull’ordinanza rischio stress termico di CGIL, CISL e UIL

Con la conversione in legge (Legge 12 luglio 2024, n. 101) del decreto-legge 15 maggio 2024, n. 63 il legislatore, anche per quest’anno, ha introdotto una norma transitoria in materia di ammortizzatori sociali la cui causale sia riconducibile alle eccezionali situazioni climatiche. Si tratta di un intervento del tutto simile a quello emanato in via emergenziale lo scorso anno e riguarda in particolare il settore agricolo e quelli dell’edilizia e della lavorazione di materiali lapidei.

Quasi in contemporanea, le tre sigle sindacali nelle Marche hanno inviato un sollecito alla Regione Marche per l’emissione urgente dell’ordinanza del lavoro nelle ore più calde per le attività lavorative che si svolgono all’aperto, in primis agricoltura e edilizia.

Con la presente, le scriventi OO.SS. CGIL, CISL e UIL Marche, in conformità a quanto
previsto dall’art. 32 Costituzione, sollecitano alla Regione Marche l’emissione urgente della
ordinanza di sospensione del lavoro nelle ore più calde per quelle attività lavorative che si
svolgono all’aperto, in primis edilizia e agricoltura.

Lo stress termico, nelle giornate in cui le altissime temperature sono collegate ad un forte
tasso di umidità, rendono indispensabile sospendere l’attività lavorativa nelle ore più calde, in
quanto, come indicato anche nelle linee guida del ministero della salute, si possono determinare
gravi danni alla salute ma anche una riduzione del livello d'attenzione del lavoratore e, di
conseguenza, un aumento delle probabilità degli infortuni.

Si richiede, pertanto, così come hanno già legiferato altre Regioni, che anche la Regione
Marche predisponga il divieto di lavoro nei settori agricolo, edile ed affini, in condizioni di
esposizione prolungata al sole, dalle ore 12,30 alle 16,00 nei giorni in cui la mappa del rischio
pubblicata sul sito internet www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta riferita a:
lavoratori esposti al sole con attività fisica intensa segnala un livello di rischio “ALTO”.
Sarebbe inoltre importante in termini preventivi che le aziende, in accordo con le

rappresentanze sindacali aziendali e le organizzazioni sindacali di categoria, rimodulassero gli
orari in base alle temperature o prendessero tutte le misure ritenute idonee a contrastare l’ondata
di calore.
Rimanendo a disposizione per ulteriori chiarimenti si riterranno utili e confidando in una
risposta positiva, si porgono distinti saluti.

L. Longhin – L. Talevi – C. Mazzucchelli

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