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Jesi, un altro morto sul lavoro: “Inaccettabile”

Le Segreterie Provinciali unitamente alle RSA di Stabilimento esprimono il loro profondo dolore e la massima vicinanza alla famiglia del lavoratore di una ditta esterna adibita alla manutenzione all’interno del sito produttivo, coinvolto nell’infortunio mortale avvenuto questa mattina nello Stabilimento CNH di Jesi.

Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto all’Azienda la messa in libertà di tutte le lavoratrici e i lavoratori dello Stabilimento per l’intera giornata odierna in segno di cordoglio.

L’Azienda ha immediatamente accolto la richiesta e tutte e tutti hanno lasciato lo Stabilimento.

Ora gli organi competenti avranno il compito di fare chiarezza sulla esatta dinamica di quanto avvenuto.

Ancora un incidente, ancora un infortunio mortale. Questa situazione nel nostro paese è diventata inaccettabile.
Fim Fiom Uilm Aqcf ribadiscono che la salvaguardia della vita e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori deve essere un dovere dello Stato, delle Istituzioni e delle Associazioni Industriali.

La cultura della salute e sicurezza deve essere un patrimonio comune e le risorse utilizzate anche in formazione non possono essere considerate costi ma investimenti per il fututro del nostro paese.

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