Christian Fioretti è stato confermato segretario generale della Feneal Marche. L’elezione è arrivata al termine del congresso degli edili della Uil che si è tenuto ieri pomeriggio a Castelraimondo.
Ad applaudirlo anche il segretario nazionale di categoria Vito Panzarella e Claudia Mazzucchelli, segretaria generale della Uil Marche.
Nella sua relazione Fioretti ha messo in evidenza la situazione della nostra regione che presenta una ripresa degli investimenti, soprattutto grazie ai cantieri della ricostruzione post sisma e ai vari bonus edilizi, “ma al tempo stesso – ha avvertito – ci sono diverse criticità, prima tra tutte la carenza di manodopera qualificata e specializzata, le inefficienze delle pubbliche amministrazioni e il rincaro dei materiali legato a quello dell’energia: problematiche che se non affrontate in maniera seria rischiano di rallentare il processo di crescita in corso.
Occorre rivedere in maniera consistente il prezzario e prolungare la scadenza del superbonus 110 almeno fino a quella prevista per le lavorazioni del Pnrr.
Inoltre sarà necessario prevedere un nuovo modello di stazione appaltante altrimenti molte opere non partiranno affatto”. Un settore, quelle edilizio, in forte crescita.
Nelle Marche le ore lavorate nel 2021 sono aumentate del 24% rispetto all’anno precedente con punte del 43% nella provincia di Ascoli e del 40% in quella di Macerata. “Nel 2021 – ha sottolineato Fioretti – le pratiche interessate dal contributo sisma sono passate dalle 5000 degli anni precedenti a oltre 13mila con l’assegnazione di circa 3,8 miliardi di euro nella sola edilizia privata.
Nel pubblico sono state finanziate quasi 2mila opere con l’attribuzione di circa 4 miliardi. Abbiamo salutato con favore l’ordinanza che ha rivisto il prezzario e attendiamo i suoi effetti perché ciò eviterà il blocco del cantieri”.
Altro tema, il futuro delle aziende edili che, nelle Marche, sono 21.516, di cui il 57% individuali. “Lo slogan del congresso – ha concluso Fioretti – era “Riqualificando il futuro”. Il sindacato deve farsi parte attiva del cambiamento e presidiare sempre di più i luoghi di lavoro per diffondere tra lavoratori e imprese una cultura della sicurezza, che valorizzi il lavoro e le professionalità di operai e impiegati”.