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Uil Marche: “Gli infortuni sul lavoro diminuiscono solo perché ci sono meno casi di Covid”

Gli infortuni sul lavoro? Sulla carta sono diminuiti ma andando ad analizzare i numeri la realtà è ben diversa. “A incidere sul conteggio è la diminuzione dei casi di Covid e questo significa che nei luoghi di lavoro manca la necessaria sicurezza. Non è accettabile registrare una media regionale di 30 infortuni al giorno” denuncia Claudia Mazzucchelli, segretaria generale della Uil Marche. Un dato impressionante che il Centro Studi Uil ha elaborato incrociando i dati Inail sugli infortuni totali e sui soli casi di contagio Covid sui luoghi di lavoro. L’inizio dell’anno nelle Marche è stato contrassegnato dai 1363 infortuni di gennaio, con un calo del 2,43% rispetto allo stesso mese del 2021. Se però andiamo a togliere i casi legati direttamente alla pandemia ci accorgiamo che gli infortuni hanno in realtà subito un’impennata del 33%. Se lo scorso anno il dato degli infortuni era fortemente condizionato dal virus (oltre il 48%) nel mese di gennaio gli stessi risultano essere circa il 30% del totale. La campagna vaccinale, raggiungendo sempre più persone, ha di fatto rallentato la pandemia tanto che i contagiati sono passati dai 680 del 2021 ai 409 di quest’anno. “Ed è proprio per questo che siamo estremamente preoccupati – sottolinea la segretaria Mazzucchelli – la crisi che stiamo vivendo tra rincari e aumento dei costi non può portare a una riduzione della sicurezza e della prevenzione, aspetti che erano critici da già prima”. Tornando ai numeri l’Inail ha registrato 480 infortuni totali nella provincia di Ancona, 334 in quella di Pesaro Urbino, 273 a Macerata, 126 a Fermo e 124 ad Ascoli Piceno. Gli infortuni di lavoratori italiani passano da 1.155 a 1.162; quelli dei lavoratori comunitari da 67 a 40; quelli extracomunitari da 175 a 161. Circa le differenze di genere gli infortuni delle donne passano da 709 a 677 mentre quelli degli uomini da 688 a 686. “Non possiamo più attendere oltre per avere più investimenti in prevenzione, maggiori controlli e il potenziamento degli organici degli operatori della vigilanza e ispezione – conclude la segretaria Uil Marche –. Istanze che portiamo avanti da tempo e che ci hanno spinto poco meno di un anno fa a manifestare sotto Palazzo Leopardi. È stato ricostituito il Comitato regionale di coordinamento per la sicurezza sui luoghi di lavoro e ora l’auspicio è che questo tavolo operi fattivamente in maniera celere e concreta perché di tempo ne è stato perso anche troppo”.

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