A fronte dell’annuncio della cessazione di attività del sito produttivo di Jesi, le OO.SS. unitamente alla RSU di sito,
ritengono assolutamente inaccettabile quanto comunicato in data odierna dalla Direzione Aziendale. Chiudere lo stabilimento di Jesi non può essere la soluzione a problematiche da noi incomprensibili.
Attualmente la Caterpillar lavora a pieno regime su 3 turni anche con richiesta di straordinari e non ha problemi finanziari, con
bilanci in utile. In Azienda lavorano circa 260 dipendenti di cui 60 interinali e un numero rilevante di lavoratori nelle ditte collegate all’indotto. Negli ultimi incontri si era parlato di un aumento dei volumi con la possibilità di assunzioni e stabilizzazioni.
La situazione sopra descritta non lasciava presagire una decisione così estrema e traumatica con pesanti ricadute su un
territorio già gravemente colpito da altre crisi. Le OO.SS. e la RSU hanno immediatamente proclamato lo stato di agitazione con presidio in sciopero del sito produttivo. Lunedì si svolgerà una Assemblea Sindacale dove insieme ai lavoratori decideremo le prossime iniziative da mettere in atto per la difesa del sito produttivo jesino.
E’ fondamentale che le istituzioni territoriali si attivino immediatamente per sostenere l’azione sindacale e dei lavoratori, aprendo dei tavoli bilaterali in modo da forzare l’Azienda nel recedere da questa scellerata decisione.