“Ancora una lettera agli studenti marchigiani, in concomitanza di feste nazionali, fuorviante e divisiva. L’unità di popolo invocata non può passare per revisionismi di sorta ma deve trovare compimento proprio in quella Costituzione Repubblicana che fonda le sue radici nel Lavoro e nella Libertà e che rifiuta i totalitarismi e la violenza sui quali lui vorrebbe tirare un colpo di spugna. L’Italia – scrisse Winston Churchill, primo ministro inglese – deve la propria libertà ai suoi caduti partigiani perché solo combattendo si conquista la libertà. Ed è grazie ai partigiani che comincia il lungo processo di liberazione. Il 25 Aprile e tutte le vicende tragiche che lo hanno preceduto è Storia da studiare, approfondire e non può essere modificata ne cancellata”. Queste le parole di Claudia Mazzucchelli, segretaria generale UIL Marche, in risposta al direttore scolastico Filisetti in merito alla Festa della Liberazione.