L’ostinazione a proseguire nel proprio progetto da parte del management aziendale, che con “ GRANDE DOLORE” lo scorso 31 marzo ci ha annunciato la delocalizzazione di oltre 70% della produzione attualmente fatta in Italia a favore della Polonia, con conseguenti 409 esuberi, non fa parte della storia e dei valori di questa azienda e va assolutamente rigettato! Anche nell’incontro bilaterale di oggi tra le OOSS, la Regione ed il MISE, le Istituzioni hanno riferito la volontà dell’azienda di procedere con il suo piano ,dando al massimo disponibilità ad attenuarne gli effetti.
Le Segreterie territoriali e le Segreterie Nazionali di FIM FIOM UILM, non ritengono percorribile una discussione incentrata su delocalizzazioni in un momento di crescita del mercato, solo per inseguire logiche finanziarie che non tengono conto di chi lavora e che rischia di creare ulteriori tensioni sociali dentro gli stabilimenti del gruppo. Il MISE e la Regione hanno ribadito la loro contrarietà al piano di ELICA, confermando la disponibilità a valutare tutti gli strumenti da mettere a disposizione nella complicata discussione.
Risulta fondamentale, al fine di evitare situazioni drammatiche in tutto il Paese, la proroga del blocco dei licenziamenti da parte del Governo. Il 29 aprile è convocato il tavolo di crisi con la presenza anche dell’azienda. Il Coordinamento Sindacale di ELICA, dopo la grande giornata di lotta di oggi martedì 20 aprile, proclama LO STATO DI AGITAZIONE PERMANENTE DI TUTTO IL GRUPPO per difendere il Lavoro ed il futuro della nostra azienda e di tutto il territorio.
FERMIAMO LE DELOCALIZZAZIONI, COSTRUIAMO INSIEME IL FUTURO !