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Morti sul lavoro, dati in aumento: presidio dei lavoratori in porto per chiedere più sicurezza

Sindacati e Autorità portuale a confronto sulla sicurezza del porto da subito. È un appuntamento a stretto giro (entro il mese di novembre) l’assunzione di impegno presa tra Cgil, Cisl e Uil e Autorità Portuale al termine del presidio dei lavoratori che si è tenuto questa mattina al Varco Repubblica del porto di Ancona. La manifestazione, organizzata dalle organizzazioni sindacali assieme alle categorie FILCAMS/FISASCAT/UILTUCS e FILT/FIT/UILT a seguito della morte sul lavoro della guardia giurata Luca Bongiovanni, è servita per ampliare il discorso sicurezza. Nelle Marche nonostante i mesi del lockdown si sono verificati 38 incidenti mortali tra gennaio e settembre, oltre il 65% in più rispetto al 2019. “Dati che non comprendono quest’ultimo episodio – attaccano i sindacati – per il quale ora si dovranno stabilire eventuali colpe, ma di cui tutti abbiamo responsabilità: perché, se è pur vero che gli incidenti accadono, è anche più vero sulla sicurezza tutti – istituzioni, imprese, operatori – dimostrano puntualmente di non riuscire a far funzionare al meglio il sistema di norme e comportamenti necessari. Mettendoci così tutti, con una puntualità agghiacciante, di fronte a queste terribili tragedie. Come sindacato confederale stiamo rivendicando da tempo un’azione ben più mirata e incisiva in termini di sicurezza sul lavoro: in particolare in ambito portuale e con una attenzione specifica ai fattori organizzativi ed ai rischi di “interferenza”, che sono quelli rivelatisi più pericolosi”. Alla manifestazione ha preso parte anche il presidente dell’Autorità Portuale, Rodolfo Giampieri. I lavoratori hanno espresso cordoglio e vicinanza ai famigliari della vittima.

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