Apprendiamo con interesse del dibattito che in questi giorni sta caratterizzando le notizie di stampa e che riguarda il tema dell’area vasta o città metropolitana e che vedrebbe al centro la città di Ancona.
Ci chiediamo se sia una discussione post estiva, che riempirà le pagine dei quotidiani per qualche giorno o se ci sia la volontà reale di affrontare concretamente la questione.
La UIL Marche è convinta che il tema non solo sia interessante ma che dovrebbe essere tradotto in tempi brevi in un progetto che, salvaguardando le specificità dei territori, fosse rivolto non tanto agli eventi di intrattenimento, quanto ad un forte potenziamento delle infrastrutture e dei servizi, presupposto per un vero rilancio dello sviluppo di questo territorio. Non va dimenticato che scontiamo una perdita della capacità economica che ha visto le Marche scendere tra le regioni in transizione. Rispetto alle infrastrutture, altro tema di annosa e dolorosa memoria, che riguardano la grande viabilità (raddoppio della Falconara Orte, Alta velocità/arretramento Adriatica) non vediamo azioni concrete ma un progressivo disinteresse che ci condanna all’isolamento.
Il tema della città metropolitana potrebbe anche avere un effetto positivo nella gestione dei servizi in termini di miglioramento delle prestazioni per i cittadini.
Perciò una strategia condivisa e una maggiore “massa critica” ci consentirebbe di avere maggiore peso come territorio e di riuscire a risolvere le tante questioni aperte che impattano in misura determinante sulla vita delle persone e sul futuro economico e sociale di questa comunità.
Per fare ciò pensiamo che, dalle sollecitazioni attraverso le pagine dei quotidiani, si debba passare velocemente a tavoli di confronto istituzionali, coinvolgendo tutti gli attori del sistema produttivo e sociale locale a partire dal sindacato.
Giorgio Andreani, segretario regionale Uil Marche