Ieri mattina, lavoratore di un’ impresa portuale finisce in acqua con il muletto e l’altro giorno, a FINCANTIERI, un altro lavoratore in appalto si è ustionato per il volo di un tombino dopo una fuga di gas
Quello dei morti sul lavoro è un bollettino di guerra : una vera e propria vergogna nazionale, in barba agli impegni assunti dalle varie istituzioni nel corso di innumerevoli convegni. L’ultimo, in ordine di tempo, è quello che si è svolto il 13 aprile 2023 su Salute e Sicurezza in ambito portuale ,organizzato dalla Autorità di Sistema Portuale Medio Adriatico Centrale, con la presenza delle parti sociali , INAIL, INPS.
Purtroppo, al di là di molte parole, gli infortuni al porto ancora ci sono e interessano i lavoratori delle imprese portuali e non solo e , spesso, si assiste a infortuni gravi . Per le organizzazioni sindacali di FILT CGIL – FIT CISL UIL TRASPORTI, salute e sicurezza sul lavoro sono una priorità e le proposte per attuarla sono contenute in una piattaforma che era stata presentata a suo tempo all’ Autorità di Sistema Portuale che si era impegnata a promuovere la cultura della prevenzione sul lavoro per i lavoratori e per le aziende al fine di arrivare all’ obbiettivo di infortuni zero.
La piattaforma di sicurezza dei sindacati di categoria contiene diverse richieste tra cui maggiori investimenti dedicati alla formazione, non solo dei dipendenti ma anche dei datori di lavoro. Per Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, va rilanciato il Piano per il lavoro promosso dai sindacati dei trasporti al porto, per specializzare sempre di più i lavoratori e promuovere cultura della sicurezza.
Senza parlare delle malattie professionali che dovrebbero sempre di più essere indagate e studiate rispetto agli ambienti di lavoro, dell’utilizzo dei DPI (dispositivi protezione individuale) e dell’organizzazione del lavoro divenuta sempre più flessibile per soddisfare le domande degli armatori e delle agenzie marittime. Il sindacato ha chiesto un incontro congiunto con l’AdSP MAC (autorità di sistema portuale del medio adriatico centrale) e il Comitato Igiene e Sicurezza che si occupa, all’ interno del porto, di promuovere e prevenire con le istituzioni la cultura della sicurezza.