Mariagrazia Tiritiello entra nella segreteria regionale della Uil Marche, sostituirà l’uscente Paolo Rossini. Così ha deciso il Consiglio regionale del sindacato che si è riunito questa mattina ad Ancona alla presenza di Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo della Uil nazionale. Torna dunque a tre la segreteria del sindacato con la Tiritiello che andrà ad aggiungersi alla segretaria generale Claudia Mazzucchelli e Giorgio Andreani. Originaria di Sassoferrato, residente a Fano, la Tiritiello è segretaria organizzativa della Uil Fpl con deleghe a Funzioni Locali, Pari Opportunità e Comunicazione.
Laureata in Comunicazione Media e Pubblicità all’Università di Urbino con specializzazione in Comunicazione Istituzionale e Cerimoniale, è iscritta all’Ordine dei giornalisti delle Marche dal 1991. È in Uil Fpl dal 1998. “Credo che coraggio, studio, una buona dose di empatia e tanta correttezza intellettuale – ha detto – siano ingredienti sui quali porre le basi di una buona attività sindacale con uno sguardo verso il futuro perché si possa essere competitivi nell’affrontare i nuovi modelli di trasformazione e di sviluppo del mondo del lavoro in tutte le sue diverse declinazioni così come è necessario dare voce in ambito sociale alle tante forme di fragilità”.
Nel corso dell’incontro la segretaria generale Mazzucchelli ha illustrato la situazione marchigiana dove ancora perdurano “continue difficoltà nei rapporti relazionali con la Regione per affrontare i nodi più spinosi – ha evidenziato – rappresentati dalla sanità e dalle politiche del lavoro. In tema di sanità, a tre anni dall’insediamento di questa giunta, rileviamo sempre maggiori difficoltà di accesso al servizio pubblico. Per quanto riguarda il lavoro, invece, resta carente la prevenzione e lo vediamo con la piaga degli infortuni. Manca una governance reale che abbia visione, coerenza e serietà: nonostante i tanti fondi a disposizione risulta carente una progettazione d’insieme che sia volano di sviluppo. Il tutto mentre il tessuto economico sta cambiando: diminuiscono le pmi in favore di realtà più grandi, un processo andrebbe governato ma non abbiamo interlocutori a partire dalle organizzazioni datoriali. L’occupazione? Si avvicina la stagione estiva e torniamo ad ascoltare le doglianze dei datori di lavoro che non trovano personale dando la colpa ai “giovani fannulloni” quando in realtà il mercato occupazionale marchigiano è fatto di lavoro precario e poco remunerato rispetto ad altre regioni”.
Tra i punti toccati anche la ricostruzione post terremoto per la quale è necessario ripensare territori che hanno perduto la loro struttura sociale e l’auspicio di avere un maggior confronto con la politica. “Lo sciopero di luglio sulla sanità ha avuto come effetto quello di iniziare un percorso di confronto e forse ora all’ultimo miglio riusciremo a firmare un protocollo sulle relazioni sindacali con la Regione Marche. Un documento che, se verrà rispettato, darà continuità a quel confronto positivo necessario per il bene dei cittadini marchigiani”. Da parte sua Ronzoni ha battezzato il 2024 come “l’anno del rinnovo dei contratti perché ci sono 12 milioni di lavoratori che aspettano. Il lavoro deve essere il cuore per far ripartire il Paese ma il Governo non ci ascolta”.