“Le Donne contano” è questo il nome del percorso formativo che inizierà domani. 30 gennaio 2024. nelle Marche, promosso da CGIL, CISL, UIL e i rispettivi Coordinamenti alle Pari Opportunità in collaborazione con la Banca d’Italia, rivolto a delegate e funzionarie per offrire un’ “alfabetizzazione finanziaria” a livello locale. Obiettivo è colmare il gap culturale che penalizza le donne nel loro processo di autonomia e autodeterminazione.
La tutela dell’indipendenza economica delle donne deve essere considerato un bene comune dal momento che le ricerche scientifiche dimostrano come la competenza finanziaria determina e supporta l’autonomia economica, migliorando il senso di autoefficacia e di autostima. In Italia, la gestione del denaro è ancora considerata una competenza “maschile” e ciò continua ad accrescere – anche su questo tema – il gap tra i generi.
“Obiettivo prioritario è migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle donne, a partire dalla loro piena partecipazione alla vita economica, politica e sociale del Paese” – affermano Eleonora Fontana (CGIL Marche, Cristiana Ilari (CISL Marche) e Claudia Mazzucchelli (UIL Marche). “Nella nostra regione la condizione delle donne risente ancora profondamente degli effetti negativi di una radicata cultura patriarcale e sessista, che mina il diritto di scelta e di autodeterminazione delle donne. I dati parlano chiaro: esiste ancora un importante divario occupazionale, salariale e nelle progressioni di carriera che continua a penalizzare le donne. Molestie e violenze sul lavoro e in ambito familiare non accennano ad arrestarsi”.
Di fronte a questo quadro, le segretarie confederali di CGIL, CISL e UIL delle Marche sono impegnate a perseguire un netto cambiamento culturale e sostanziale, per un definitivo superamento delle tante disuguaglianze che penalizzano le donne.