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Lo studio Uil Giovani sugli alloggi universitari: “Costosi e lontani dalle facoltà, ecco come si vive da fuori sede nelle Marche”

Avrebbero i requisiti per accedere agli alloggi universitari ma la stragrande maggioranza è costretta a ricorrere al mercato privato tra difficoltà e caro affitti, in case condivise che distano più di un’ora dall’ateneo. È, pur con evidenti differenze territoriali, la situazione degli studenti universitari marchigiani che hanno risposto al questionario realizzato da Uil Giovani Marche e Uniat all’avvio del nuovo anno accademico 2023-2024 sulle piazze di Ancona, Urbino, oltre l’80% del campione, e Macerata/Camerino.

La ricerca di un tetto presenta non poche difficoltà sia ad Ancona (52,6% dei partecipanti allo studio), che a Urbino (51,6%), e a Macerata (57%) per prezzi non adeguati e poca informazione. Gli studenti fuori sede si orientano per lo più con social (1 su 3) e passaparola (quasi il 40%). “Il 20% degli intervistati ha un Isee sotto i 10mila euro – spiega Francesco Fioretti, responsabile della Uil Giovani Marche – e quindi il requisito economico per l’accesso all’alloggio pubblico mentre il 40% ha un Isee sotto i 40mila euro e pertanto frequentare l’università fuori sede incide in maniera importante nel bilancio familiare. Trovare un posto letto non è facile per la scarsa disponibilità e per il prezzo elevato. Il quadro generale parla di un costo medio, incluso utenze, che oscilla tra i 200 e 300 euro mensili per soluzioni condivise con altri 2 o 3 inquilini”.

Alloggi che non soddisfano affatto l’8% degli intervistati di Ancona, il 13% degli urbinati e il 28% tra Macerata e Camerino con l’ipotesi che, per quest’ultimo riscontro, “abbiamo trovato forse i forse i più arrabbiati, visto il numero minore di quanti hanno risposto al questionario” dicono dalla Uil Marche. La maggior parte si accontenta ma le soluzioni vengono descritte come piccole, costose, con spazi inadeguati e spesso lontane dagli atenei. Ciò costringe i fuori sede ad organizzarsi anche per gli spostamenti. Nel dettaglio, Ancona è la città dove gli studenti utilizzano di più il trasporto pubblico locale che, sostanzialmente, viene promosso con solo il 23% che lo ritiene non soddisfacente rispetto alle esigenze degli studenti tra corse strapiene di giorno e totalmente assenti la sera. Va peggio a Urbino dove solo 1 studente su 4 sale sui mezzi pubblici e il servizio è bocciato dal 48%.

“Per incentivare nuove iscrizioni presso gli Atenei delle Marche – aggiunge Fioretti – occorre intervenire su più fronti. Intanto aumentare gli alloggi recuperando le strutture pubbliche inutilizzate e prevedere, a fronte di canoni calmierati, una tassazione agevolata per i proprietari degli immobili. Agli studenti che hanno contribuito alla realizzazione di questo report abbiamo anche chiesto quali potevano essere le possibili soluzioni per rendere maggiormente vivibili le città e ci è stato segnalato la necessità di avere maggiori iniziative culturali, luoghi di incontro per gli studenti, aule studio e bonus ad hoc per trasporti, negozi e attività sportive”.

Un report, quello della Uil Giovani Marche, che non si poneva l’obiettivo di diventare uno studio statistico dal rigore scientifico ma di far emergere uno spaccato di realtà che spesso rimane sommerso. Nei prossimi giorni il concorso vedrà uno dei partecipanti, estratto a sorte attraverso codici alfanumerici assegnati all’atto della compilazione, ricevere in premio una tenda da campeggio, simbolo della protesta degli studenti universitari, messa in palio da Uil Marche.

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