Con 238 voti la Uilm diventa il primo sindacato alla Cnh di Jesi. È il risultato per l’elezione degli Rls, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, che si è tenuta nei giorni scorsi tra i dipendenti dello stabilimento jesino. La Uilm passa dal 18% della scorsa tornata elettorale al 40% eleggendo Giorgio Guazzarotti e Roberto Baldorilli. “Dopo tanti anni di duro lavoro dei nostri delegati all’interno dell’azienda i lavoratori ci hanno dato fiducia – commenta Vincenzo Gentilucci, coordinatore Uilm Marche – sia in termini politici che sull’aspetto della sicurezza. Eravamo la terza organizzazione mentre oggi siamo la prima sia per Rls, sia per Rsa. Questa crescita chiaramente ci spinge a maggiori responsabilità nel fare sempre di più per tutelare la salute, il salario e i diritti dei lavoratori. Ringrazio i lavoratori e auguro buon lavoro ai delegati eletti”. La figura dell’Rls è fondamentale come avamposto di sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro. Soprattutto in una situazione, quella marchigiana, che pur registrando decine di migliaia di feriti ogni anno – da gennaio a luglio una media di 46 incidenti al giorno (9.948, in termini assoluti) di cui 15 mortali – si investe poco in prevenzione e controlli. “Per legge le regioni dovrebbero investire almeno il 5% della spesa sanitaria in prevenzione ma nelle Marche questa percentuale è attualmente sotto il 4%. Quando muore un lavoratore non può essere definito uno sfortunato incidente ma è un omicidio e come tale va punito: occorre quindi istituire, come successo per il codice della strada con l’omicidio stradale, l’omicidio sul lavoro” dicono dalla Uil Marche.