La UIL è, da sempre, impegnata contro la violenza sulle donne. Qualunque tipo di violenza. Dentro e fuori il contesto lavorativo.
Negli anni, il numero dei femminicidi nel nostro Paese è, purtroppo, rimasto costante. Così come costante è l’alta percentuale di femminicidi commessa da un partner o ex partner. Questo elemento è un’ulteriore dimostrazione di come il fenomeno della violenza contro le donne – compresa la sua espressione più feroce, il femminicidio – siano, prima che un tema di sicurezza, un tema culturale.
Ecco perché lavorare sulla prevenzione significa molte cose: esortare le donne ad allontanarsi e denunciare ai primissimi segnali di atteggiamento abusante o violento (compresa la violenza psicologica e la violenza economica); lavorare per la formazione e la specializzazione degli operatori, sulla violenza di genere e per la rimozione di pregiudizi e stereotipi, soprattutto nei settori professionali che maggiormente possono essere a contatto con episodi di violenza; agire, in ogni modo e con ogni strumento a disposizione, sulla coscienza collettiva, sulla cultura ancora estremamente diffusa che vede le donne come proprietà degli uomini, una mentalità ancora profondamente patriarcale che si esprime in ogni contesto della nostra società.
La UIL è e vuole essere in prima linea su tutti i fronti nei quali possiamo fare la differenza. Non solo nella giornata del 25 novembre ma nella quotidianità della nostra azione e del nostro lavoro, nelle aziende, nei territori e nella società nel suo complesso.
Vi inviamo, dunque, il manifesto realizzato per ribadire il nostro impegno per l’eliminazione della violenza contro le donne, nei diversi formati – per la stampa e per i social – esortandovi alla sua massima diffusione e condivisione.
Siamo certi che la risposta della nostra comunità sarà unanime e partecipe.
La circolare a doppia firma di Pierpaolo Bombardieri e Ivana Veronese: