Alessia Ciaffi è stata confermata responsabile dell’Adoc Marche al termine della IV assemblea regionale che si è svolta ieri ad Ancona.
È stata l’occasione anche per fare il bilancio dell’attività degli ultimi 2 anni durante i quali l’Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori ha lavorato soprattutto fornendo consulenza e assistenza nel dirimere le controversie nel mondo delle utenze domestiche: acqua, luce, gas e telefonia.
Tra 2021 e 2022 (primi 10 mesi) Adoc Marche ha presentato circa 80 domande di conciliazione nel campo delle telecomunicazioni mentre 45 hanno riguardato contratti in materia energetica. Questi ultimi sono raddoppiati da un anno all’altro: 30 solo nei primi 10 mesi del 2022.
“Questa variazione di trend non deve sorprenderci – ha spiegato la Ciaffi – l’aumento delle problematiche legate all’energia è la conseguenza del caos che oggi regna sulle questioni che afferiscono a questa materia: sono forti le perplessità sulla reale efficacia della liberalizzazione del mercato di energia elettrica e gas: a fronte di una platea di circa 700 venditori di energia, non abbiamo assistito in questi anni, ed oggi ancor meno a causa delle crisi energetica, ad una reale convenienza delle tariffe”.
Un’attività stragiudiziale attraverso lo strumento, rapido ed economico, della conciliazione. Nei 2 anni presi in considerazione circa il 90% dei casi si è concluso con un accordo tra le parti. Una giungla del libero mercato che, soprattutto nel campo dell’energia, è composta da oltre 700 operatori e all’interno della quale non mancano le truffe, raggiri, condizioni capestro omesse, modifiche unilaterali dei contratti e altre situazioni ulteriormente appesantite dalla crisi economica e dai rincari energetici.
“Il consumatore acquisisce consapevolezza di questi aspetti solo all’arrivo della bolletta – sottolinea la confermata responsabile – Spesso la sottopone ai nostri sportelli per comprendere le cause di importi al di sopra delle sue previsioni. Non potendo più esercitare il diritto di ripensamento, il margine di azione dell’associazione dei consumatori è limitato. Ben più gravi sono i casi in cui, senza il consenso del cliente, vengono attivate forniture non richieste”.
All’incontro hanno preso parte anche la segretaria generale della Uil Marche, Claudia Mazzucchelli, Angelo Garofalo, vicepresidente nazionale di Adoc, Marco Ciarulli, presidente di Legambiente Marche e Antonio Pedretti, responsabile del servizio tutela dei consumatori della Regione Marche.
Le proposte? Adoc ha chiesto ad Arera la realizzazione di un albo dei fornitori, il blocco dei distacchi per le morosità incolpevoli, soggetti che non possono liquidare gli importi presenti nelle bollette in quanto le cifre richieste eccedono o erodono pesantemente le loro entrate mensili e piani di rateizzazioni più diluite nel tempo a misura di cliente e la realizzazione di un fondo di solidarietà per la povertà energetica.
“Per il futuro, sempre per quanto riguarda le questioni bancarie e creditizie, auspichiamo, come già richiesto ad Adoc nazionale, di poter dar vita regionalmente, alla presentazione delle istanze per richiedere quanto previsto dalla legge n. 3 del 2012 sul sovraindebitamento. Adoc Marche vuole così ampliare il ventaglio di servizi che offre ai suoi associati e nell’attuale momento storico, le problematiche finanziarie delle famiglie italiane saranno numericamente sempre più incidenti” ha concluso la Ciaffi.