Le lavoratrici ed i lavoratori dell’ELICA nella giornata odierna sono in sciopero e stanno manifestando a Cerreto d’Esi, dove è ubicato lo stabilimento di cui è stata annunciata la chiusura nel piano aziendale del 31 marzo. Ci stiamo mobilitando da due mesi perché riteniamo sbagliata la strategia aziendale incentrata esclusivamente sulla delocalizzazione dei modelli attualmente prodotti in Italia, da cui derivano i licenziamenti, a favore dello stabilimento polacco: nei fatti, così si sancisce il disimpegno dell’azienda dal Fabrianese e dal Paese.
Crediamo necessario, invece, individuare e studiare tutte le misure da mettere in campo, per trovare il modo affinché il lavoro resti nel territorio; in questi anni siamo sempre stati capaci di individuare le soluzioni negli interessi di tutti ma ogni discussione non può che partire dal ritiro del piano dell’azienda, che invece sta andando avanti dritta per la sua strada senza preoccuparsi delle richieste e
delle necessità che stiamo urlando da circa due mesi. Richieste che non sono solo delle O.O.S.S., quindi delle persone di Elica, ma di tutto il Territorio e delle Istituzioni a tutti i livelli.
In lotta dal 31 di marzo dopo che l’azienda ha annunciato il suo piano di delocalizzazione dei prodotti, conseguente licenziamento di oltre 400 persone, chiusure di stabilimenti e totale disimpegno dall’Italia ed abbandono del territorio, i lavoratori hanno attivato la Cassa di Resistenza, in cui possono convogliare le sottoscrizioni che chiunque può e voglia farci, attraverso una PostPay intestata alle stesse Rappresentanze Sindacali di fabbrica.
Veniamo da oltre un decennio di sacrifici in cui abbiamo lavorato ad orario ridotto, abbiamo sempre fatto la nostra parte perché crediamo nei valori della nostra azienda, Persone e Territorio, che oggi il management sta tradendo. Abbiamo già messo in campo diverse ore di sciopero e molte altre ne dovremo fare, consapevoli che sarà una vertenza lunga ma al tempo stessa molto intensa. Molte e molti di noi sono stati sospesi dal lavoro per intere giornate con provvedimenti disciplinari, utilizzati per intimorirci, dividerci e scoraggiarci anche economicamente a continuare la lotta per il nostro lavoro.
Siamo tutte/i determinate/i ad andare avanti, consapevoli che lo stiamo facendo per noi, per tutto il territorio e per le generazioni future. Chiediamo a tutti di sostenere la nostra vertenza anche economicamente e ringraziamo quegli esempi di buona politica che si sono fatti avanti in questo senso. Le RSU degli stabilimenti si stanno facendo carico di uno sforzo immenso per coordinarci, sostenerci e
portare avanti le nostre istanze e faranno anche da collettore per chiunque voglia sostenerci anche economicamente. Le lavoratrici ed i lavoratori di Elica ringraziano fin d’ora tutte le persone che già stanno dalla nostra parte e che vorranno contribuire a questa difficilissima lotta a cui però non abbiamo alcuna intenzione di sottrarci. Per le sottoscrizioni è possibile fare ricarica sulla PostPay 4023 6009 4373 0533 utilizzando il Codice Fiscale della RSU individuata che verrà fornito privatamente dai Segretari territoriali anche tramite Whatsapp.