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11 MAGGIO IN PIAZZA – ELICA E NON SOLO: BASTA DELOCALIZZAZIONI, NON CHIUDETE FABRIANO!

L’annuncio del piano strategico di ELICA prevede la delocalizzazione della quasi totalità del lavoro attualmente prodotto a Mergo e Cerreto, con conseguenti 409 licenziamenti: questo è l’ennesimo problema per tutto il territorio perché la ricaduta occupazionale sarebbe devastante, considerando anche l’indotto, e costituisce un’ulteriore avanzamento dei processi di desertificazione industriale ed impoverimento del territorio.

C’è bisogno di un cambio di rotta per costruire invece un futuro dove l’area del fabrianese torni ad essere un punto di riferimento per l’industria di tutto il Paese: le capacità e le competenze, la nostra storia industriale, devono essere il volano per la ripartenza ma
affinché ciò avvenga è necessario fare scelte coraggiose a cominciare dalle Multinazionali che ci lavorano, passando per le Istituzioni tutte. La vertenza ELICA diventa un modello per tutte le altre aziende se non ci sarà un ripensamento della strategia!

Per martedì 11 maggio le Segreterie territoriali di FIM FIOM UILM proclamano una giornata di mobilitazione di tutto il territorio di Fabriano contro le delocalizzazioni che stanno massacrando il nostro tessuto industriale e per chiedere al Governo e a tutte le Istituzioni di attivarsi con grande urgenza.

3 ORE DI SCIOPERO DALLE ORE 09.30 ALLE ORE 12.30 (per i turni di mattina e centrale, fine orario per gli altri turni) DELLE AZIENDE DEL “SETTORE DEL BIANCO” E DEL COMPARTO DELL’ELETTRODOMESTICO , COMPRESO L’INDOTTO, CON MANIFESTAZIONE: CONCENTRAMENTO ALLE ORE 10 ALLA JP INDUSTRIES (ex Antonio Merloni)

DOVE È INIZIATO IL DECLINO, FINO ALLA SEDE DELL’ELICA CHE RISCHIA DI SANCIRE LA FINE DI UNA STORIA CHE NOI DIFENDEREMO
CON TUTTA LA NOSTRA FORZA! Per agevolare la partecipazione, le RSU potranno modificare la durata dello sciopero

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