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LA UIL COMPIE 70 ANNI

“In questo palazzo, il 5 marzo 1950, 253 delegati costituirono l’Unione Italiana del Lavoro. I fondatori della UIL vollero tenere insieme gli ideali di libertà e democrazia con il rifiuto di una divisione ideologica permanente dei lavoratori. Un’organizzazione laica e socialista, libera, autonoma, indipendente e unitaria, che ne rinnoverà la tradizione riformista, introducendoci cultura sindacale europea e promuovendo idee che diventeranno patrimonio comune del sindacato tutto. 5 marzo 1950 – 5 marzo 2020”

E’ la targa celebrativa del 70esimo Anniversario della costituzione della UIL, scoperta questa mattina a Roma, alla Casa dell’Aviatore in Via 4 Novembre.
Come 70 anni fa, la UIL Marche era presente anche oggi, rappresentata dal Segretario Generale Graziano Fioretti, a testimoniare la fede nei valori e nelle idee che continuano a guidare la nostra azione sindacale. Il 5 marzo 1950 rappresentanti delle camere sindacali libere di Ancona, Jesi, Chiaravalle, Pesaro e Porto Civitanova erano tra gli artefici della nascita della UIL.

I 253 delegati erano provenienti da 50 strutture d’ogni parte d’Italia e diedero vita a un’Organizzazione moderna, laica e riformista. Per celebrare quel momento storico, la Uil ha organizzato un evento – sobrio e nel rispetto delle indicazioni del Dpcm varato per far fronte all’emergenza Coronavirus – che si è svolto proprio in quel luogo, oggi sede dell’Inail. Per ricordare l’evento, è stata apposta una targa, scoperta dal Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, alla presenza del gruppo dirigente dell’Organizzazione.

“La Uil – ha detto Barbagallo – è stata una protagonista delle vicende economiche e sociali del Paese, sin dagli inizi, sin da quando, cioè, i nostri Padri fondatori resistettero a un disegno politico internazionale che avrebbe voluto la Uil inglobata in un progetto sindacale ad essa non connaturale. Quel tentativo di omologazione fu respinto e la nostra giovane Organizzazione, nata nel clima duro e difficile della Guerra fredda, ebbe la determinazione di affermare, con forza, i propri valori costitutivi, fondati sullautonomia, sulla libertà, sulla giustizia sociale. La Uil – ha proseguito Barbagallo – era nata riformista per dare continuità allesperienza del sindacato prebellico, che aveva avuto in Bruno Buozzi il suo incontrastato leader. Di quella realtà – ha concluso il leader della Uil – la nostra Organizzazione si ritenne e tuttora si ritiene erede, a pieno titolo, tant’è che la sua azione è stata sempre connotata dal più puro riformismo”.

 


IL Segretario Generale UIL Marche Graziano Fioretti

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